Le attività di stimolazione cognitiva sono mirate al mantenimento e alla stimolazione delle funzioni deficitarie specificatamente compromesse nel singolo paziente, lavorando quindi sia sul potenziamento delle funzioni mnestiche (che in maniera trasversale sono le abilità maggiormente compromesse nelle diverse patologie neurodegenerative), che delle altre abilità cognitive, quali attenzione, ragionamento, orientamento.
Poichè nella demenza il deterioramento è inesorabile e progressivo, è più corretto parlare di Stimolazione Cognitiva che di riabilitazione.
E’ di fondamentale importanza conoscere il livello di funzionamento complessivo iniziale del paziente; pertanto ogni paziente verrà sottoposto ad una valutazione psicometrica indiviaduale iniziale con specifici test che permettono di modulare la proposta di attività, promuovere l’utilizzo delle capacità ancora sufficientemente conservate e rallentare la perdita funzionale delle stesse dovuta alla patologia.
L’approccio è multicomponenziale e presta particolare attenzione anche alla sfera emotiva e comportamentale, poiché l’obiettivo è quello di prendersi cura e migliorare complessivamente la qualità di vita del paziente.