“Non basta difendere i diritti delle persone; occorre adoperarsi per rispondere anche ai loro bisogni esistenziali, nelle diverse dimensioni corporea, psichica, sociale e spirituale. Occorre promuovere una spiritualità di comunione, così che ognuno si senta parte di un corpo con la sua irripetibile personalità.”
È con queste parole, tratte dal discorso tenuto da Papa Francesco in data 03 dicembre 2022 in occasione della Giornata Mondiale delle persone con disabilità, che presentiamo oggi il Bilancio Sociale relativo all’anno 2022.
E’ opportuno cogliere questa occasione per meditare sull’anno concluso e definire le nostre priorità per quello corrente.
La Fondazione Papa Paolo VI ha da sempre la vocazione ad essere non una struttura di mera cura fisica e psichica, ma anche di piena valorizzazione di ogni persona che le si rivolge, mettendo in risalto ed a pieno frutto le capacità, peculiarità e debolezze di ognuno.
Quest’anno il nostro desiderio è di porci come obiettivo principale quello della vera inclusione di tutte le persone che scelgono di avvalersi dei nostri servizi di cura, in quanto, come precisato da Papa Francesco, l’inclusione sociale è un nostro dovere, poiché “generare e sostenere comunità inclusive significa eliminare ogni discriminazione e soddisfare concretamente l’esigenza di ogni persona di sentirsi riconosciuta e di sentirsi parte ogni volta che la comunità cristiana trasforma l’indifferenza in prossimità e l’esclusione in appartenenza, adempie la propria missione profetica”.
Riteniamo che la vera inclusione, in ossequio a quanto detto dal Santo Padre, sia non limitarsi alla difesa ed alla tutela dei diritti umani, ma spingersi oltre, ossia, a prendere atto che ognuno di noi è un bene prezioso, indipendentemente dalle doti che ha e, conseguentemente, prendersi carico di inserire nella comunità sociale ogni persona, ricavando per ognuno un ruolo attivo, che permetta di esprimersi in ogni propria sfaccettatura.
Siamo una comunità cristiana, come tale siamo chiamati alla comunione con le nostre sorelle e fratelli, alla vera fraternità con gli stessi, fraternità che comporta attenzione, cura e promozione della dignità umana di ogni persona con cui ci relazioniamo.
Con riferimento alla formazione, evidenzio con orgoglio il conseguimento, da parte dei nostri operatori, del Certificate of Completion in the ESDM Direct Delivery, ossia il così detto “Modello Denver” (ESDM sta per Early Start Denver Model), approccio per il trattamento dei casi precoci di autismo basato sul gioco e la stimolazione della reciprocità sociale.
Nell’anno passato abbiamo continuato ad ampliare il progetto formativo occupandoci del trattamento dei bambini con sindrome di Asperger; dell’approccio riabilitativo neurologico adulto secondo il concetto Bobeth; del progetto Ausilioteca Comunicazione Aumentativa Alternativa (CAA).
Abbiamo realizzato la stanza Multisensoriale seguendo il metodo Snoezelen, dove i pazienti con minorazioni sensoriali vengono stimolati attraverso luci, suoni, colori, sapori e manipolazioni. Abbiamo, altresì, avviato il progetto MIRT per il trattamento multidisciplinare dei pazienti con la malattia di Parkinson.
Con piacere evidenzio la stretta collaborazione tra l’Ospedale Bambin Gesù di Roma e la Fondazione Papa Paolo VI nel campo della neuropsichiatria infantile che ha visto l’attivazione del servizio di consulenza di neuropsichiatria infantile in collaborazione con specialisti provenienti da medesimo ospedale, eccellenza nel settore.
Oltre a tali aspetti positivi, mi corre l’obbligo di far emergere anche i profili maggiormente critici.
L’anno passato è stato caratterizzato da eventi che hanno fortemente influenzato l’andamento economico della Fondazione.
In primo luogo, il problema pandemico del “Covid-19”, che continua ad incidere sul bilancio, non solo per le accortezze ed i protocolli che hanno comportato un aumento dei costi, ma soprattutto per le difficoltà nel gestire le assenze del personale che risultava contagiato.
All’inizio dell’anno passato, la triste ed atroce vicenda della guerra in Ucraina ed il conseguente aumento dei costi energetici hanno avuto un effetto notevolmente impattante rispetto alla gestione economica della Fondazione.
Tuttavia, ci stiamo adoperando per migliorare l’efficienza energetica degli edifici presso i quali svolgiamo la nostra opera (anche usufruendo del c.d. Superbonus 110%), nonché mediante il reperimento di nuove fonti di finanziamento, anche a livello europeo.
Grazie all’impegno di tutti i protagonisti della Fondazione, nel solco segnato dal Fondatore S. E. Monsignor Antonio Iannucci e la vicinanza del prosecutore S. E. Monsignor Tommaso Valentinetti, siamo riusciti ad assicurare servizi migliori ai nostri ospiti, nonostante le tante difficoltà del momento. Per questo ringrazio ogni Direttore, ogni Sanitario, ogni Operatore ed ogni Amministrativo per il loro costante impegno. Un ringraziamento anche alla Conferenza Episcopale Italiana, alle Istituzioni, nazionali e territoriali ed ai Sindacati per la sensibilità mostrata.
Infine, auguro a tutti noi di operare nella consapevolezza che davanti a Gesù non ci sono pietre scartate, ma tutte pietre vive.
Grazie a tutti Voi.
Il Presidente Avv. Peppino Polidori.
Bilancio Sociale 2022