La riabilitazione domiciliare è rivolta a utenti che, trovandosi in una condizione di non autosufficienza totale o parziale, sono impossibilitati a raggiungere con mezzi propri gli ambulatori della Fondazione Papa Paolo VI.
La presa in carico avviene con un’attenta valutazione a domicilio da parte dell’equipe riabilitativa, che provvede a formulare un Progetto Riabilitativo Individuale e un Programma riabilitativo, considerando il quadro clinico e l’ambiente in cui il trattamento verrà espletato.
Le sedute terapeutiche, della durata tipica di almeno 45 minuti, vengono effettuate presso il domicilio del paziente dal fisioterapista, in giorni ed ore concordate.
Modalità di accesso
L’autorizzazione all’accesso alle prestazioni residenziali e semiresidenziali è di competenza esclusiva dell’Unità di Valutazione Multidimensionale (UVM), ai sensi del PSR 2008/2010 (L.R. n. 5/2008)
La richiesta deve essere formulata dal medico di Medico Curante attraverso la compilazione della Scheda anamnestica per l’accesso al sistema delle cure riabilitative, residenziali e semiresidenziali (Allegato 2) e va presentata dal paziente al PUA del Distretto di residenza per la valutazione da parte dell’UVM.
L’autorizzazione definisce la tipologia di regime e il numero di sedute da effettuare.
Ottenuta tale autorizzazione, il medico curante può compilare un’impegnativa sul ricettario unico del SSN, che deve riportare la diagnosi e la richiesta di trattamento riabilitativo.
Una volta in possesso sia dell’impegnativa del MMG che dell’autorizzazione UVM, il paziente (o un suo familiare o il tutore) può rivolgersi al Centro di Riabilitazione Ambulatoriale o all’URP (Ufficio Relazioni con il Pubblico) della Fondazione Papa Paolo VI.
Il Direttore Medico del Centro scelto analizzerà poi la domanda e ne verificherà la compatibilità con la capacità di servizio e il tipo di trattamenti erogati dal Centro stesso.